Se hai un gatto e di recente ti sei accorto che all’angolo interno del suo occhio spunta una sorta di velo biancastro o rosato, niente panico
Terza palpebra nel gatto: cos’è e perché si vede

Se hai un gatto e di recente ti sei accorto che all’angolo interno del suo occhio spunta una sorta di velo biancastro o rosato, niente panico: non si tratta di un’invasione aliena. Quella è la terza palpebra, un “archibugio” biologico che i nostri mici hanno e che invece noi umani non possediamo. Ma perché a volte è visibile e altre no? E soprattutto: bisogna preoccuparsi quando si nota? Preparati, perché in questo articolo farai un viaggio dettagliato dentro l’occhio del tuo gatto, scoprendo segreti che nemmeno immaginavi sulla sua affascinante anatomia.
Indice
Cos’è la terza palpebra del gatto
Partiamo dalle basi: i gatti, oltre alle due palpebre che anche noi abbiamo, ne possiedono una terza. Tecnicamente si chiama membrana nictitante e ha una funzione tanto semplice quanto geniale: proteggere e lubrificare l’occhio nei momenti critici. Non solo fa da barriera contro polvere, sporcizia e colpi improvvisi, ma distribuisce in modo uniforme il film lacrimale evitando che l’occhio si secchi.
Questa membrana è posizionata nell’angolo interno dell’occhio, vicino al naso. Normalmente non dovrebbe essere visibile, o al massimo intravedersi per qualche istante quando il gatto dorme profondamente o si rilassa. Se invece la noti bene, sporgente e persistente, vuol dire che il corpo felino sta comunicando qualcosa che vale la pena ascoltare.
Quindi, la prossima volta che guardi il tuo micio negli occhi e ti sembra di intravedere un sipario bianco che scivola su a protezione dell’occhio, sappi che sta usando un meccanismo antico e straordinariamente utile. Non è un difetto di fabbrica: è ingegneria naturale allo stato puro.
Perché si vede la terza palpebra
La domanda da un milione di euro: perché la terza palpebra, che di solito se ne sta nascosta e discreta, decide di dare spettacolo proprio quando meno te lo aspetti? La verità è che può emergere per diversi motivi, alcuni banali e altri un po’ più seri. Comprenderli è essenziale per distinguere una situazione passeggera da un campanello d’allarme.
Un primo scenario si verifica quando il gatto è particolarmente rilassato o sonnolento. In queste condizioni la membrana può “scivolare” un po’ verso l’alto, quasi come se fosse una coperta che protegge gli occhi mentre il corpo del micio entra in modalità risparmio energetico. In questo caso, appena si risveglia, tutto torna normale senza conseguenze.
Più spesso, però, la terza palpebra diventa visibile perché l’occhio sta reagendo a uno stimolo: può trattarsi di una piccola irritazione, di un’infezione, o di un trauma. In alcuni casi la colpa è di parassiti intestinali, che riescono a impattare sul sistema immunitario del gatto e a dare segnali anche attraverso gli occhi. Insomma, quella membrana che si intravede non è un vizio estetico, ma una vera e propria spia di controllo che segnala: “Ehi, attenzione, qui qualcosa non va!”
Situazioni comuni in cui la terza palpebra appare
Vediamo i casi più frequenti, giusto per avere un quadro completo. Ricorda: il tuo gatto non può premere un pulsante rosso e dirti “soccorso”, ma può mostrarti chiarissimi indizi come l’entrata in scena della terza palpebra.
Ad esempio, durante una congiuntivite, cioè un’infiammazione dell’occhio, la membrana tende a gonfiarsi o diventare più evidente. Lo stesso succede quando c’è una corpo estraneo nella cornea, come un granello di polvere o un piccolo pelo. Anche le infezioni respiratorie nei gatti possono accompagnarsi a momenti in cui la membrana si nota di più, perché l’organismo reagisce a livello globale.
Non dimentichiamo poi la questione parassiti intestinali: banale ma spesso sottovalutata. I vermi possono causare un indebolimento generale e come riflesso la terza palpebra si espone. Una ragione apparentemente assurda, ma di fatto estremamente diffusa.
Quando non c’è nulla di cui preoccuparsi
Se il tuo gatto appare rilassato, non mostra altri sintomi e la terza palpebra compare solo nei momenti di sonno profondo o appena dopo una lunga siesta, puoi tirare un sospiro di sollievo. Si tratta semplicemente di una normale caratteristica fisiologica. In questo scenario, nessuna visita urgente necessaria, ma solo tanta osservazione vigile.
Quando è il caso di chiamare il veterinario
Se invece la terza palpebra rimane esposta per lungo tempo, o addirittura entrambe lo sono contemporaneamente, il tuo veterinario merita una telefonata. Stiamo parlando di un segnale che può celare patologie oculari, gastrointestinali o sistemiche. Più trascuri la situazione, più rischi inutili corri per la salute del tuo gatto.
Come comportarsi se noti la terza palpebra
D’accordo, hai notato quel velo bianco negli occhi del tuo peloso. E ora cosa fai? La regola numero uno è: no al panico. La regola numero due è: osserva con attenzione e valuta i segnali nel loro insieme. Non basta guardare solo l’occhio, ma occorre analizzare lo stato generale del gatto.
Inizia notando se ci sono altri sintomi evidenti: occhi che lacrimano in continuazione, alito cattivo, letargia, perdita di appetito o movimenti strani. Spesso la presenza della terza palpebra isolata non è una tragedia, ma se accompagnata da altri segnali merita attenzione.
Il passo successivo è decidere se si tratta di un episodio passeggero o se richiede l’intervento del veterinario. Se l’esposizione dura poche ore e il gatto appare vivace, puoi monitorarlo. Se invece dura più di un giorno, il consiglio più saggio è fissare una visita. Meglio una visita in più che una diagnosi tardiva.
- Osserva attentamente la frequenza con cui la terza palpebra si manifesta e la durata dell’esposizione.
- Annota eventuali sintomi aggiuntivi come letargia, perdita di appetito, secrezioni dagli occhi o cambiamenti nel comportamento.
- Se la situazione persiste oltre le 24 ore, contatta il veterinario portando con te tutte le informazioni raccolte.
Prevenzione e cura: meglio giocare d’anticipo
La terza palpebra, lo abbiamo visto, può diventare la protagonista quando c’è un disagio fisico. Ma come possiamo evitare che entri in scena troppo spesso? La risposta sta tutta nella prevenzione. Mantieni il tuo gatto in salute generale e difficilmente dovrai preoccuparti per la sua membrana nictitante.
Una delle abitudini migliori è mantenere il programma di sverminazione regolare. Non sottovalutare i parassiti intestinali, perché sono tra le cause più comuni dell’esposizione della terza palpebra e, silenziosamente, possono minare il benessere del tuo amico peloso.
Anche una buona igiene ambientale gioca un ruolo fondamentale: meno polvere e sporco girano per casa, minori sono le probabilità che qualcosa finisca diretto negli occhi del tuo gatto. Se vive anche all’esterno, presta doppia attenzione: controlla che non torni a casa con graffi o piccoli traumi oculari.
Alimentazione e sistema immunitario
Un altro pilastro della prevenzione è l’alimentazione. Un gatto ben nutrito, con una dieta equilibrata e ricca dei giusti nutrienti, avrà un sistema immunitario più robusto. E un sistema immunitario preparato riesce a reagire meglio agli attacchi infettivi che potrebbero provocare congiuntiviti o altre malattie connesse alla visibilità della terza palpebra.
Se pensavi che bastasse riempire la ciotola di crocchette a caso, è il momento di rivalutare. Una dieta corretta può letteralmente fare la differenza tra un animale che occasionalmente mostra la sua membrana protettiva e un gatto che la espone costantemente perché si trova in difficoltà.
In sintesi: la tua check-list pratica
Ti senti già un esperto della terza palpebra felina? Ricapitoliamo con una mini-guida pratica che ti aiuterà a non farti cogliere impreparato la prossima volta che il tuo gatto fa l’occhiolino con velina annessa.
- Se appare solo durante il sonno o in relax, nessun dramma.
- Se è ben visibile a lungo e il gatto mostra sintomi aggiuntivi, chiama il veterinario.
- Prevenzione significa cura regolare contro i parassiti, alimentazione corretta e ambiente pulito.
- Meglio un controllo inutile che una diagnosi tardiva.
Conclusione
La terza palpebra nei gatti è un piccolo grande segreto della natura che ci ricorda quanto i felini siano creature complesse e affascinanti. Non è un difetto estetico né un bug di sistema, ma una vera protezione incorporata contro insidie ambientali e malattie. Tuttavia, quando si manifesta troppo, il consiglio più saggio è non ignorarla. È come una spia luminosa sul cruscotto dell’auto: a volte si accende per un motivo banale, altre volte per dirti che il motore non è in forma. Sta a te, umano responsabile, capire se basta aspettare o se è ora di chiamare il professionista.
In definitiva, osserva sempre il tuo gatto con attenzione. Dietro quei suoi occhi magnetici si nasconde una tecnologia biologica raffinatissima che, in silenzio, comunica molto più di quanto credi. E se d’ora in poi noterai la terza palpebra, invece di spaventarti sorridi: il tuo gatto ti sta semplicemente svelando un altro dei suoi mille superpoteri.








