Il Rhodesian Ridgeback non è un cane che passa inosservato. Fra la cresta di pelo che gli attraversa la schiena, il portamento fiero e l’aria elegante.
Rhodesian ridgeback

Il Rhodesian Ridgeback non è un cane che passa inosservato. Fra la cresta di pelo che gli attraversa la schiena, il portamento fiero e l’aria elegante ma un po’ da ribelle, questa razza conquista chiunque al primo sguardo. Ma attenzione: non stiamo parlando di un peluche con le zampe. Questo cane ha energia da vendere, un carattere tostissimo e un bisogno costante di attenzioni intelligenti. Se stai pensando di adottarne uno, o semplicemente vuoi saperne di più, in questo articolo troverai tutto quello che ti serve: dalla storia alla cura quotidiana, passando per le dritte su educazione e alimentazione. Preparati, perché il Rhodesian Ridgeback è una sfida affascinante che cambia la vita.
Indice
Origini e storia del Rhodesian Ridgeback
Per capire un Ridgeback bisogna tornare indietro nel tempo. Questa razza nasce in Africa del Sud, durante il periodo coloniale, quando i coloni europei avevano bisogno di un cane che fosse al tempo stesso cacciatore, guardiano e compagno di vita. Non volevano un cane da salotto, ma un “super cane” capace di affrontare calore, terreno ostile e perfino animali pericolosi come i leoni. E indovina un po’? Ci riuscirono.
Il famoso “ridge”, quella cresta di pelo che cresce in direzione opposta sul dorso, arriva in parte da incroci con i cani dei popoli Khoikhoi, che possedevano già animali simili con questa caratteristica. A questo patrimonio genetico africano vennero aggiunti cani europei come mastini, bloodhound e pointer, donando forza, fiuto e capacità di resistenza. Risultato? Un cane davvero unico, tanto che venne soprannominato “cane da leoni”. No, non perché li catturasse come se niente fosse, ma perché sapeva collaborare con i cacciatori mantenendoli a distanza di sicurezza fino all’arrivo dell’uomo.
Questa storia spiega bene perché un Rhodesian Ridgeback moderno non può vivere chiuso in un mini appartamento a fare il soprammobile. È un cane selezionato per correre, esplorare, lavorare insieme al suo umano. E se lo tieni fermo troppo a lungo, non te lo farà certo dimenticare.
Carattere e comportamento: un mix di indipendenza e affetto
Il Rhodesian Ridgeback non è un cane per chi cerca obbedienza cieca o sguardi adoranti ogni due secondi. È una razza intelligente, vivace e con un bel po’ di spirito indipendente. In pratica, pensa molto con la propria testa. Non significa che non ami il suo umano, anzi: sviluppa un legame profondo e sa essere estremamente affettuoso in famiglia. Ma, mettiamola così, non è il classico cane che ti guarda in attesa di ordini. Lui piuttosto ti osserva come se stesse valutando: “ma sei sicuro che questa sia una buona idea?”.
Con i bambini sa essere dolce, ma non va mai dimenticato che stiamo parlando di un cane di grossa taglia. Il gioco va sempre monitorato perché, con la sua mole, potrebbe travolgere i più piccoli anche senza volerlo. Con gli estranei, invece, tende a essere riservato, a volte perfino sospettoso, finché non capisce che non ci sono pericoli per la sua famiglia. Ed è esattamente questo che lo rende un ottimo cane da guardia: non aggressivo a caso, ma estremamente attento e protettivo.
La convivenza con altri animali può essere tranquilla, ma va impostata fin da subito con una buona socializzazione. Ricorda che in origine era un cane da caccia: se non abitua la sua mente a rispettare gatti, conigli e simili, potrebbe finire per vederli come “intrusi” o peggio ancora come prede.
Educazione e addestramento del Rhodesian Ridgeback
L’educazione di un Rhodesian Ridgeback è il banco di prova che divide i proprietari soddisfatti da quelli disperati. Se cerchi un cane che impari i comandi in due minuti come un border collie, sei nel posto sbagliato. Qui bisogna giocare d’astuzia. La chiave? Pazienza, coerenza e tanto rinforzo positivo. Questo cane non tollera metodi duri o coercitivi. Non solo non funzionano, ma rischiano di incrinare il rapporto di fiducia con il tuo amico a quattro zampe.
Il trucco è rendere l’addestramento una sfida divertente. Il Ridgeback ama stimoli mentali, quindi esercizi come il “cerca”, percorsi ad ostacoli o giochi di problem solving lo tengono impegnato e soddisfatto. Insegnagli i comandi base sin da cucciolo e, soprattutto, non lasciarti intenerire dal suo sguardo furbo: se fai eccezioni, lui le noterà subito e le userà a suo favore.
L’educazione al guinzaglio è un altro punto cruciale. Parliamo di un cane potente, che può trascinarti senza problemi se decide di inseguire qualcosa all’improvviso. Abitualo presto a camminare senza tirare e ricorda che le uscite devono essere sia fisiche che mentali. Non basta fargli fare due passi sotto casa, il Ridgeback vuole movimento vero, con corse, percorsi e novità.
Consigli pratici per l’addestramento quotidiano
Iniziare con il piede giusto fa tutta la differenza. Non aspettarti miracoli in una settimana: ogni progresso avrà bisogno di costanza. Il sistema migliore è suddividere le sessioni in momenti brevi e divertenti, piuttosto che pretendere lunghe “lezioni universitarie” di ore intere. Ricorda che un cane impegnato e stimolato è anche un cane meno incline a distruggere i cuscini del divano.
- Usa sempre premi gustosi e varia il rinforzo (non solo bocconcini, ma anche giochi e complimenti).
- Mantieni la calma e non perdere la pazienza: un Ridgeback risponde male ai toni aggressivi.
- Socializzalo fin da cucciolo con persone, altri cani e ambienti diversi.
Alimentazione e fabbisogni nutrizionali
Un cane forte e sportivo come il Rhodesian Ridgeback ha bisogno di una dieta equilibrata che supporti la sua energia senza appesantirlo. Non parliamo di un cane “mangione” a caso, ma di un animale che se nutrito male può sviluppare facilmente sovrappeso, con conseguenti problemi articolari. E visto che parliamo di un cane dal fisico atletico, preservare le articolazioni e i legamenti è fondamentale.
La base deve essere sempre una fonte proteica di qualità, accompagnata da carboidrati complessi e grassi buoni. Che tu scelga un’alimentazione a crocchette o casalinga (meglio se guidata da un veterinario nutrizionista), la regola d’oro è una: niente improvvisazioni. Evita cibi da tavola, salse o avanzi, che non solo sono sbagliati dal punto di vista nutrizionale ma possono anche essere pericolosi. Ad esempio, cipolla, cioccolato e uva sono tossici per i cani, anche se a tavola sembrano innocui.
Molti proprietari scelgono di integrare la dieta con integratori naturali per mantenere le articolazioni sane, come l’olio di pesce o la glucosamina. Ma prima di partire con il fai-da-te, una chiacchierata con il veterinario è sempre la scelta più saggia. Ricorda: ogni Ridgeback è un individuo e ciò che funziona per uno può non andare bene per un altro.
Cure quotidiane e gestione del Rhodesian Ridgeback
Buona notizia: il mantello corto e lucido del Ridgeback è estremamente semplice da curare. Una spazzolata ogni tanto basta a mantenere il pelo in ordine e ridurre la perdita. Non serve tosarlo, né ricorrere a sessioni di toelettatura elaborate. Anzi, lui apprezza la routine semplice e veloce che diventa anche un momento di coccole condivise.
Ciò che richiede maggiore attenzione sono invece le unghie e le orecchie. Le unghie, se il cane non le consuma da solo correndo su superfici dure, vanno accorciate regolarmente. Le orecchie, invece, sono piegate e quindi tendono ad accumulare sporco o umidità: controllale e puliscile con delicatezza per prevenire otiti fastidiose.
Un capitolo a parte meritano le passeggiate. Non parliamo di due giretti veloci intorno all’isolato: il Ridgeback ha bisogno di movimento vero. Esplorare boschi, correre in spazi sicuri, provare attività come il canicross o l’agility: più stimoli riceve, più avrai un cane tranquillo e soddisfatto. È nella sua natura, e se la assecondi avrai meno disastri in casa.
Salute e aspettativa di vita
Il Rhodesian Ridgeback è una razza generalmente robusta, con un’aspettativa media di 10-12 anni. Come tutti i cani di taglia grande, però, può essere predisposto ad alcune patologie. Le più comuni riguardano problemi articolari come displasia dell’anca o del gomito, e patologie ereditarie come la sinus dermoide, legata proprio al famoso “ridge” sulla schiena. Per questo motivo è essenziale affidarsi ad allevatori seri che effettuino controlli genetici e sanitari sulla linea di sangue.
Anche alcune malattie cardiache possono comparire nella razza, motivo in più per sottoporre il proprio cane a regolari check-up dal veterinario. Non dimenticare mai che la prevenzione è l’arma più potente per garantire una vita lunga e sana al tuo amico.
La vaccinazione, la sverminazione regolare e la protezione contro parassiti come zecche e pulci vanno seguite con costanza. Trattandosi di un cane che ama l’attività all’aperto, il rischio di incontrare parassiti è più alto rispetto a razze “da divano”.
Il Rhodesian Ridgeback è il cane giusto per te?
Il Rhodesian Ridgeback non è un cane da prendere alla leggera. Certo, il suo aspetto elegante e la sua cresta particolare sono irresistibili, ma dietro c’è un cane che chiede impegno, movimento e una relazione autentica. Se vuoi un compagno fedele ma indipendente, un atleta travestito da gentiluomo e un guardiano discreto ma efficace, allora sei sulla strada giusta. Ma se invece cerchi un cagnolino facile, obbediente a comando e felice di oziare sul divano tutto il giorno, forse è meglio orientarsi su un’altra razza.
Prendersi cura di un Rhodesian Ridgeback significa accettare una sfida affascinante, che ti mette alla prova come proprietario e ti ripaga con una compagnia leale, protettiva e straordinaria. In fondo, avere un “cane da leoni” al tuo fianco non è per tutti, ma se sei pronto a guadagnarti la sua fiducia, diventerà davvero il tuo migliore amico.









