Posso allevare in cattività uccelli selvatici? Norme e consigli

Fermati un secondo. In Italia (e non solo), la maggior parte degli uccelli selvatici è protetta dalla legge.

Ammettiamolo: almeno una volta ci è capitato di guardare un merlo o un passero e chiederci se non sarebbe carino tenerlo in casa, come facciamo con il nostro pappagallino o canarino. L’idea sembra innocente, quasi romantica, ma in realtà si entra in un terreno scivoloso fatto di leggi, responsabilità e tanta, tantissima cura che spesso non immaginiamo. Se stai pensando di trasformare il tuo balcone o il tuo soggiorno in una piccola voliera per animali selvatici, preparati: questo articolo ti guiderà con chiarezza – e un pizzico d’ironia – tra le regole da rispettare e i consigli pratici per non trasformare un buon proposito in un disastro annunciato.

La legge parla chiaro: non tutti gli uccelli possono essere allevati

Prima di entusiasmarti all’idea di avere un pettirosso che ti canticchia al mattino, fermati un secondo. In Italia (e non solo), la maggior parte degli uccelli selvatici è protetta dalla legge. Questo significa che catturare, tenere in gabbia o anche solo detenere un pulcino trovato a terra può essere un reato. Non stiamo parlando di una multa da pochi spicci, ma di sanzioni pesanti e in certi casi persino procedimenti penali.

Le leggi in materia, come la Legge nazionale sulla protezione della fauna selvatica e le normative europee, stabiliscono che gli uccelli selvatici vivono liberi e devono rimanere tali. In pratica: se non sono specie espressamente allevabili e riconosciute come animali domestici, dimentica l’idea di portarli a casa. Vuoi un canarino o un pappagallo? Nessun problema, esistono allevamenti autorizzati. Vuoi un rondone? Assolutamente no, a meno che tu non sia un centro di recupero specializzato.

Un aspetto poco noto è che anche il “soccorso fai da te” può nascondere rischi legali. Se trovi un piccolo pulcino caduto dal nido, la cosa giusta da fare non è portarlo a casa per nutrirlo con pasta e latte (che tra l’altro lo ucciderebbero in pochi giorni), ma contattare i centri di recupero della Lipu o altre associazioni autorizzate. Solo così puoi avere la certezza di muoverti nel rispetto della legge e, soprattutto, del benessere dell’animale.

Questione di benessere: perché gli uccelli selvatici soffrono in cattività

Mettiamo per un momento da parte la legge e ragioniamo dal punto di vista dell’animale. Un uccello selvatico è abituato a volare per chilometri, a procurarsi il cibo da solo e a vivere immerso nella natura. Chiuderlo in una gabbia, anche grande, significa letteralmente privarlo di ciò che lo rende ciò che è. Vuoi davvero un merlo in una gabbia che passa le giornate cercando di sbattere le ali inutilmente?

Gli uccelli selvatici hanno esigenze alimentari complesse. Non basta qualche semino o un po’ di frutta. Ogni specie ha una dieta specifica: insetti vivi, larve, bacche stagionali… cose difficili da garantire in casa in modo costante. Se sbagli alimentazione, rischi di provocare carenze gravi, malattie o addirittura la morte prematura del povero animale. Non il massimo, vero?

Inoltre, l’aspetto psicologico non va sottovalutato. Un uccello nato libero e imprigionato senza possibilità di interagire col suo ambiente naturale può sviluppare comportamenti ossessivi, come strapparsi le piume o sbattere continuamente contro le sbarre. È come se ti chiudessero in un ascensore per tutta la vita: non esattamente un sogno.

Quali uccelli puoi tenere legalmente in casa

Ora che ti ho smontato romanticismi e false illusioni, ti starai chiedendo: “Ok, ma allora quali uccelli posso allevare senza rischiare multe e senza traumatizzarli?”. La risposta è semplice: solo gli uccelli cosiddetti domestici o d’allevamento. Sono specie che da generazioni vivono in cattività senza soffrirne in modo patologico.

Il canarino è forse il simbolo più classico. Seguito a ruota da pappagallini come il cocorita, i calopsiti o le inseparabili. Poi ci sono uccelli da voliera come i diamanti mandarino, piccolissimi ma molto vivaci. La differenza sta tutta nell’allevamento autorizzato: questi animali nascono e crescono già in un ambiente controllato, vengono abituati alla mano dell’uomo e non vivono la gabbia come una prigione, ma come il loro territorio.

La regola d’oro è una sola: acquista sempre da allevatori certificati, mai da chi ti propone simpatici “trovatelli”. Un uccello preso in natura, anche se regalato, può costarti molto caro a livello legale e morale.

Cosa fare se trovi un uccello selvatico ferito o caduto dal nido

Questo è un punto che genera mille dubbi. Immagina la scena: passeggi in un parco e noti un piccolo rondone a terra che non riesce a volare. L’istinto è prenderlo e portarlo a casa per “salvarlo”. In realtà spesso questo comportamento fa più danni che benefici, perché non hai le competenze e gli strumenti per allevarlo.

La cosa più corretta da fare è contattare il centro recupero fauna più vicino. Se non conosci riferimenti precisi, puoi chiamare il corpo forestale o la polizia provinciale: ti indicheranno chi si occupa del recupero. Nel frattempo puoi sistemare l’animale in una scatola di cartone con dei fori per l’aria e tenerlo al caldo, ma senza forzare alimentazione o contatti inutili. Ricorda che uno stress eccessivo può peggiorare la situazione.

Tieni bene a mente che in molti casi i piccoli che ti sembrano “abbandonati” sono semplicemente in fase di apprendimento. Genitori e pulcini continuano a comunicare anche a distanza, e tu rischi di rovinare tutto rapendoli in buona fede.

Come allestire una voliera etica e sicura per specie domestiche

Parliamoci chiaro: allevare uccelli richiede impegno. Non basta una gabbietta con due posatoi e un beverino. Se vuoi che il tuo animale viva bene, devi riprodurre un ambiente arricchito e stimolante. Pensa alla voliera come a una piccola palestra con vista panoramica.

Per le specie più piccole (come i diamanti mandarino), puoi optare per una gabbia spaziosa, meglio se rettangolare. Gli uccelli volano in orizzontale, quindi evitare le gabbie alte e strette da negozio è fondamentale. Per specie più grandi come i pappagalli, valuta una voliera interna con tanto spazio per arrampicarsi, volare e giocare.

L’arredo interno non deve essere solo estetico, ma funzionale. I posatoi devono avere diametri diversi per rafforzare le zampe, i giochi devono stimolare il becco e l’intelligenza, e l’alimentazione deve variare giornalmente. Ricorda che la monotonia uccide più della gabbia stessa.

  • Scegli materiali sicuri e atossici (evitando il legno trattato o verniciato).
  • Cambia la disposizione interna spesso per stimolare curiosità.
  • Dedica almeno un’ora al giorno al contatto diretto con gli uccelli sociali, come i pappagalli.

Domande frequenti: sfatiamo i falsi miti

Prima di provarci, meglio chiarire alcuni dubbi comuni che spesso portano a errori plateali. Uno dei miti più diffusi è che tenere in casa un uccello selvatico “gli salvi la vita”. In realtà, spesso lo condanni a una vita di sofferenza. Un altro mito è che tutti gli uccelli possano mangiare pane, biscotti e latte. La realtà? Questi alimenti sono micidiali per il loro stomaco.

C’è poi chi pensa di poter allevare piccoli rapaci o corvidi come fossero animali da compagnia. Nulla di più lontano dalla realtà. Sono specie protette, hanno bisogni complessi e possono diventare persino pericolose se mal gestite.

L’unica vera soluzione è distinguere bene tra ciò che è legale e ciò che è etico. Un pappagallino allevato a mano può diventare un compagno di vita straordinario. Un passero chiuso in gabbia, invece, diventa solo una triste prigionia.

Libertà o allevamento responsabile?

In definitiva, allevare uccelli non è un gioco da ragazzi. Richiede studio, dedizione e rispetto. Gli uccelli selvatici devono rimanere nel loro habitat: il cielo sopra di noi, non una gabbia nel nostro soggiorno. Se vuoi avere accanto dei volatili, la scelta giusta è orientarsi verso specie domestiche, rispettando sempre regole e bisogni etologici.

Ricorda: amare gli uccelli significa soprattutto lasciarli liberi. E se proprio non puoi resistere al loro fascino, fai una scelta consapevole e legale. In questo modo non solo rispetterai la legge, ma offrirai ai tuoi animali la vita dignitosa e stimolante che meritano.

E ora la prova del nove: la prossima volta che vedi un merlo sul davanzale, prenditi il tempo di ascoltarlo. Non serve chiuderlo in una gabbia per goderti il suo canto. Basta aprire la finestra e lasciare che sia la natura a fare la sua magia.

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