Il Landseer è una di quelle razze che appena le vedi ti viene spontaneo dire: “Ok, questo non è un cane, è un orso travestito”.
Landseer

Il Landseer è una di quelle razze che appena le vedi ti viene spontaneo dire: “Ok, questo non è un cane, è un orso travestito”. Enorme, maestoso e con quei baffoni bianchi e neri che sembrano disegnati a mano, il Landseer è un vero spettacolo della natura. Nonostante le sue dimensioni quasi intimidatorie, la sua anima è quella di un coccolone dal cuore di burro. In questo articolo andremo a scoprire tutto di lui: origine, carattere, bisogni quotidiani e come prendersene cura senza impazzire. Spoiler: non è il cane più adatto a chi vive in un monolocale.
Indice
Origini e storia del Landseer
Quando si parla di Landseer, non si può non citare il Terranova, perché in effetti questa razza ne è una sorta di “cugina speciale”. Il Landseer prende il nome dal pittore inglese Edwin Landseer, famoso nell’Ottocento per i suoi quadri che ritraevano, guarda caso, enormi cani bianchi e neri intenti a salvare naufraghi o a farsi coccolare dai padroni. Quelle illustrazioni hanno contribuito a fissare l’immagine di questi cani come eroi a quattro zampe, sempre pronti ad aiutare gli umani.
In origine, i Landseer nascono come cani da lavoro, utilizzati soprattutto in ambiente acquatico. Le loro zampe palmate non sono un dettaglio estetico bizzarro, ma un vero e proprio strumento ingegneristico per nuotare come dei professionisti. Le correnti marine, le acque fredde e le situazioni difficili erano il loro pane quotidiano. Immaginatevi un salvataggio in mare: tra mille bracciate e schizzi, chi arriva per primo? Esatto, lui, il Landseer, col suo pelo spesso e la sua resistenza incredibile.
La distinzione tra Terranova e Landseer si consolida solo con il tempo: in origine erano considerati varianti di colore della stessa razza. Successivamente, soprattutto in alcune parti d’Europa, il Landseer ha ottenuto dignità di razza a sé, con uno standard preciso e caratteristiche leggermente diverse, soprattutto in termini di proporzioni e struttura fisica.
Carattere del Landseer: il gigante dal cuore tenero
Se state cercando un cane aggressivo, dimenticate subito il Landseer: la sua arma più pericolosa è la bava che rischia di finirvi sul jeans appena stirato. Scherzi a parte, questo cane è un concentrato di dolcezza e calma. Ama la famiglia, adora stare in compagnia e si lega profondamente ai suoi umani, tanto da soffrire se lasciato solo per troppo tempo. Non è un cane da guardia nella forma più classica, anche se le sue dimensioni da “armadio a quattro ante” tendono a scoraggiare chiunque abbia cattive intenzioni.
Il Landseer è estremamente paziente, motivo per cui viene spesso considerato un cane adatto anche per le famiglie con bambini. È difficile che perda la calma e ha una naturale inclinazione a proteggere, senza mai esagerare. In compagnia di altri animali tende a essere socievole, anche se, come in tutte le razze, l’educazione e la socializzazione precoce fanno la differenza.
Un punto fondamentale: nonostante la sua mole, il Landseer non è un cane pigro. Certo, adora rilassarsi, ma ha bisogno di movimento e di attività fisica costante. Pensatelo come un atleta che ama anche la pennichella: il mix perfetto tra un energico compagno di giochi e un cuscino gigante sempre disponibile sul divano.
Caratteristiche fisiche e standard di razza
Il Landseer è un cane che non passa inosservato. La sua taglia è imponente: i maschi possono superare tranquillamente gli 80 cm al garrese, con un peso che si aggira tra i 60 e i 75 kg. Le femmine, leggermente più piccole, restano comunque “fuori scala” rispetto alla maggior parte delle razze canine.
La sua pelliccia è folta e impermeabile, perfetta per affrontare l’acqua e il freddo. Il colore tipico è bianco con grandi macchie nere irregolari, un tratto distintivo che lo differenzia dal Terranova, generalmente più scuro. La testa è massiccia, con un’espressione dolce e un po’ malinconica, che sembra dire: “Dai, portami con te, non vedi che sono adorabile?”.
Un dettaglio importante riguarda le orecchie, pendenti e di media grandezza, e la coda, lunga e coperta da un abbondante pelo. Le zampe, come accennato, sono palmate, e questo li rende nuotatori natural-born. Non stiamo parlando di un cane che ogni tanto sguazza: il Landseer in acqua si muove come un pesce e spesso supera anche alcuni atleti umani in velocità e resistenza.
Vita quotidiana e gestione del Landseer
Qui arriva la parte più pratica: cosa significa convivere con un Landseer? Prima di tutto, spazio. Molto spazio. Non diciamo necessariamente che serve una villa con giardino infinito, ma di certo un appartamento piccolo non è l’ideale. Questo cane ha bisogno di muoversi con libertà, senza sentirsi intrappolato in quattro mura troppo strette.
L’attività fisica è un’altra priorità. Le passeggiate giornaliere non bastano se ridotte al classico “giretto sotto casa”. Un Landseer richiede camminate lunghe, nuotate (se avete la fortuna di vivere vicino a laghi o mari, siete a posto) e momenti di gioco coinvolgente. Non è un cane da “toeletta rapida e via”: la sua energia deve trovare sfogo, altrimenti rischia di sentirsi frustrato e diventare un coinquilino un po’ ingombrante e dispettoso.
Dal punto di vista alimentare, un cane di tale stazza necessita di una dieta equilibrata, ricca di proteine di qualità e calibrata sul suo livello di attività fisica. Attenzione: il Landseer è predisposto all’aumento di peso se gestito male, quindi evitate di viziarlo con troppi avanzi di cucina. Un buon piano alimentare, magari concordato con il veterinario, fa davvero la differenza sulla sua salute a lungo termine.
La gestione del pelo: la pazienza è la virtù dei proprietari
Il pelo del Landseer è lungo e folto: bello da accarezzare, un po’ meno da pettinare. La verità è che richiede una cura costante. Non basta una spazzolata ogni tanto, ma almeno un paio di volte a settimana, soprattutto nei periodi di muta stagionale. Chiunque abbia convissuto con un Landseer conosce molto bene la scena: tappeti, maglioni e cuscini coperti di ciuffi bianchi e neri come se fosse appena passato un tornado di pelo. Ma fa parte del pacchetto: chi sceglie un cane così deve accettarne anche i lati “pelosi”.
La toelettatura non si limita alla spazzola. Bagni regolari, controlli alle orecchie e alle zampe sono fondamentali, soprattutto se il cane ha fatto una nuotata. L’acqua stagnante può causare fastidi o infezioni, quindi asciugatelo sempre con cura. E sì, ci vuole un asciugamano grande quanto una vela per coprire tutta la superficie del Landseer post-bagno.
Educazione e addestramento del Landseer
Un cane grande come un Landseer, senza una buona educazione di base, rischia di diventare una forza della natura ingestibile. Per fortuna, la sua indole collaborativa e pacifica lo rende un allievo tutto sommato disponibile. La coerenza è la chiave: comandi semplici, ripetuti con pazienza e rinforzi positivi sono l’approccio ideale.
Scordatevi il metodo “militare”: il Landseer non risponde bene ad atteggiamenti troppo rigidi o autoritari. Meglio puntare su giochi, premi e motivazioni. In questo modo imparerà più rapidamente e assocerà l’addestramento a un’esperienza piacevole, non a un “compito a casa” noioso.
Un aspetto importante è la socializzazione precoce. Portarlo al parco, fargli incontrare persone diverse e altri animali, abituarlo a rumori e situazioni nuove: tutto questo plasma un Landseer equilibrato e sicuro di sé. Lo scopo è evitare che un gigante così sensibile diventi eccessivamente timido o diffidente.
Salute e aspettativa di vita
Come molti cani di grande taglia, il Landseer non ha un’aspettativa di vita lunghissima. Generalmente vive tra i 10 e i 12 anni, che per un cane di questa stazza è comunque una media rispettabile. La salute generale dipende molto da come viene allevato e gestito nel corso della vita quotidiana.
Tra le problematiche più comuni si annoverano la displasia dell’anca e del gomito, condizioni frequenti nei cani grandi che possono compromettere la mobilità. Anche le malattie cardiache sono da tenere sotto controllo, motivo per cui visite veterinarie regolari sono fondamentali. Un Landseer seguito dal veterinario, ben alimentato e mantenuto in forma ha sicuramente più possibilità di vivere a lungo e di godersi una qualità di vita ottimale.
Un’altra nota importante riguarda il caldo: la sua folta pelliccia lo rende adatto a climi freschi. Durante l’estate, attenzione agli sforzi eccessivi e assicuratevi di garantirgli zone d’ombra e acqua a volontà. La regola è semplice: se voi boccheggiate, lui starà boccheggiando il doppio.
Convivenza con il Landseer: per chi è davvero adatto?
Il Landseer è un cane meraviglioso, ma non è per tutti. Prima di lasciarsi conquistare dai suoi occhioni dolci e dalla sua aria di gigante pacifico, è bene riflettere sulle proprie possibilità in termini di spazio, tempo ed energia. Questo cane richiede impegno, costanza e tanta pazienza. Non è un accessorio da salotto, ma un compagno di vita con bisogni molto concreti.
È ideale per chi ama la natura, per famiglie attive e per persone che vogliono un cane presente e affettuoso, disposto a ricambiare con litri di bava e montagne di pelo. Non è invece consigliato a chi passa molto tempo fuori casa o a chi non ha tempo per occuparsi delle sue cure quotidiane. Ricordiamoci: un cane non è mai un capriccio, e con un Landseer la scelta deve essere ancora più ponderata.
In conclusione, il Landseer è davvero il prototipo del “gigante buono”: grande, dolce, paziente e incredibilmente affettuoso. Con la giusta dedizione diventa un membro della famiglia insostituibile. Ma non c’è spazio per improvvisazioni: se siete pronti ad accogliere un cane che occuperà spazio, tempo e soprattutto cuore, il Landseer saprà conquistarvi con la sua immensa dose di amore peloso.









