Il Lagotto Romagnolo è una di quelle razze che conquistano al primo sguardo: riccioluto, simpatico, affettuoso e, soprattutto, incredibilmente abile nella ricerca del tartufo.
Lagotto romagnolo

Il Lagotto Romagnolo è una di quelle razze che conquistano al primo sguardo: riccioluto, simpatico, affettuoso e, soprattutto, incredibilmente abile nella ricerca del tartufo. Ma se pensi che sia solo un cane da lavoro con fiuto sopraffino, preparati a cambiare idea: il Lagotto è anche un compagno ideale per la vita familiare. In questo articolo scopriremo tutto, ma proprio tutto, su questa razza: dalle origini alla cura quotidiana, senza dimenticare consigli pratici per l’educazione e la gestione quotidiana.
Indice
Origini e storia del Lagotto Romagnolo
Il Lagotto Romagnolo affonda le sue radici nella pianura padana, in particolare tra le zone paludose della Romagna. Nonostante oggi sia universalmente conosciuto come il “cane da tartufo” per eccellenza, la sua storia è molto più variegata e interessante. In origine, infatti, non aveva nulla a che fare con i preziosi tuberi: veniva impiegato come cane da acqua per recuperare le prede dei cacciatori nelle valli e lagune.
Con la progressiva bonifica delle paludi e la trasformazione del territorio, il Lagotto perse il suo ruolo originario, ma trovò una nuova vocazione. Le sue doti olfattive, unite a una spiccata intelligenza e a una naturale predisposizione alla collaborazione con l’uomo, lo resero perfetto per la ricerca dei tartufi. Da lì in poi, la sua fama si consolidò come razza specializzata in questo compito, tanto che oggi è praticamente l’unica razza riconosciuta a livello internazionale come cane da tartufo.
Il riconoscimento ufficiale del Lagotto Romagnolo come razza autonoma è avvenuto relativamente di recente, negli anni Ottanta. Da allora, la sua popolarità è cresciuta non solo in Italia, ma anche all’estero, dove sempre più famiglie lo scelgono come cane da compagnia e non solo come lavoratore.
Caratteristiche fisiche del Lagotto Romagnolo
Uno degli aspetti più riconoscibili del Lagotto è senza dubbio il suo mantello riccio e lanoso. Questo pelo particolare non solo lo rende adorabile e unico, ma ha anche una funzione pratica: protegge il cane dall’umidità e dalle intemperie. Il mantello è denso, compatto e tende a formare riccioli stretti su tutto il corpo, fatta eccezione per muso e testa, dove i ricci possono essere più morbidi.
Di taglia media e con un aspetto armonioso, il Lagotto è un cane robusto, muscoloso ma agile. L’altezza al garrese varia tra i 41 e i 48 cm a seconda del sesso, mentre il peso oscilla generalmente tra i 12 e i 16 kg. La sua struttura fisica lo rende adatto sia al lavoro sul campo che alla vita in famiglia, senza apparire né troppo imponente né eccessivamente delicato.
Un altro tratto distintivo è lo sguardo. Gli occhi, grandi e rotondi, portano con sé quell’espressione dolce e vispa tipica della razza, capace di comunicare sia intelligenza che affetto. I colori del mantello spaziano dal bianco al marrone in varie tonalità, passando per il roano e le sfumature pezzate, rendendo ogni esemplare unico nel suo genere.
Il carattere del Lagotto Romagnolo
Se dobbiamo descrivere il carattere del Lagotto con una sola parola, quella giusta sarebbe: equilibrato. Questo cane ha una personalità stabile e affidabile, che lo rende particolarmente adatto alla vita domestica. È infatti un cane estremamente intelligente, che ama collaborare con il suo umano e apprende con facilità. Non stupisce che sia così bravo nella ricerca del tartufo: il suo desiderio di compiacere unito all’instancabile fiuto lo rendono imbattibile sul campo.
Il Lagotto, però, non è solo un instancabile lavoratore: è anche un vero compagno di giochi. Con i bambini si mostra paziente, con gli adulti è affettuoso, e con altri animali domestici, se socializzato correttamente, si rivela amichevole. Non è mai aggressivo senza motivo e tende a essere socievole con gli estranei, pur mantenendo un certo grado di riservatezza. Diciamo che non è il classico cane che salta addosso a chiunque, ma dopo qualche minuto sarà pronto a conquistare anche i nuovi arrivati con i suoi modi garbati.
Un aspetto da non sottovalutare è la sua energia: il Lagotto è un cane attivo che necessita di movimento e stimolazione mentale. Se lasciato in ozio totale, può annoiarsi e sviluppare piccoli comportamenti indesiderati. Insomma, non è il tipo di cane che ama passare tutto il giorno sul divano: ha bisogno di attività, ma in cambio offre tantissimo affetto e complicità.
Cura e gestione quotidiana
Uno dei punti fondamentali se decidi di accogliere un Lagotto in famiglia riguarda la cura del suo pelo. Preparati: il mantello riccio non si gestisce da solo. Nonostante abbia la fortuna di essere considerato ipoallergenico (perché perde pochissimo pelo e provoca meno allergie rispetto ad altre razze), necessita di manutenzione regolare. Ciò significa spazzolarlo con costanza per evitare nodi e tosarlo periodicamente per mantenere la lunghezza contenuta e il riccio in ordine.
Molti proprietari scelgono di affidarsi a un toelettatore professionista, ma con un po’ di pazienza puoi imparare anche tu a gestire il pelo del tuo Lagotto a casa. L’importante è non trascurarlo perché i nodi, se non sciolti, possono diventare dolorosi e compromettere anche la salute della pelle.
Dal punto di vista dell’alimentazione, il Lagotto non ha esigenze particolarmente complicate, ma come per ogni cane è fondamentale una dieta equilibrata e di qualità. Essendo una razza attiva, ha bisogno di un giusto apporto proteico per sostenere il suo livello di energia. Ricorda che l’alimentazione sbagliata porta rapidamente a problemi di peso, e il Lagotto tende a ingrassare se non si fa attenzione alle porzioni e ai premi extra.
Un’altra caratteristica importantissima è l’attività fisica. Non basta la passeggiata veloce sotto casa: il Lagotto ama muoversi, correre e annusare. Attività come giochi di ricerca, passeggiate nei boschi o sessioni di addestramento al fiuto sono perfette per lui, perché stimolano sia il corpo che la mente. Se invece gli mancano stimoli, tenderà a diventare frustrato e può sviluppare comportamenti indesiderati.
Educazione e addestramento
Educare un Lagotto Romagnolo non è una missione impossibile, anzi. Grazie alla sua intelligenza e voglia di compiacere, è un cane che apprende rapidamente e risponde molto bene a un addestramento basato sul rinforzo positivo. Ciò significa che con lodi, premi e giochi ottieni molto di più rispetto a metodi coercitivi o autoritari, che con questa razza rischiano solo di spegnere la sua naturale voglia di collaborare.
Un consiglio pratico per chi si approccia all’educazione del Lagotto riguarda l’uso dei giochi di ricerca. Dal momento che il suo olfatto è il suo superpotere, stimolarlo con attività di fiuto lo rende felice e lo aiuta a scaricare energie. Puoi iniziare a casa con esercizi semplici, come nascondere piccoli premi in casa e farglieli cercare. Con il tempo, questi giochi rafforzano anche il legame tra cane e proprietario.
Un altro punto fondamentale è la socializzazione. Il Lagotto, per quanto equilibrato, ha bisogno di fare esperienza del mondo sin da cucciolo. Portarlo a conoscere altre persone, cani e ambienti lo renderà adulto sicuro di sé. Ricorda che un cane non socializzato può diventare timido o diffidente, e questo non giova alla sua serenità quotidiana.
Qualche passaggio pratico nell’addestramento
Per i principianti che desiderano iniziare un percorso di addestramento con il proprio Lagotto, ci sono alcuni step utili e molto pratici:
- Inizia con i comandi base come seduto, terra e resta, utilizzando premi in cibo.
- Procedi con sessioni brevi ma frequenti: meglio 5 minuti al giorno che un’ora di fila.
- Varia gli esercizi, alternando comandi classici con giochi di ricerca e attività motorie.
Seguendo questi piccoli accorgimenti, avrai un Lagotto educato, felice e molto ben disposto a collaborare in ogni contesto.
Il Lagotto Romagnolo come cane da famiglia
Un’intera sezione la dobbiamo dedicare al ruolo del Lagotto come cane da compagnia. Sì, perché se da un lato è vero che il suo cuore rimane legato alla terra e alla ricerca del tartufo, dall’altro è perfettamente a suo agio tra le mura domestiche. Nonostante l’aspetto da cane “da lavoro”, in famiglia è dolce e affettuoso, ama la compagnia e non sopporta lunghi periodi di solitudine.
La sua capacità di legare con ogni membro della famiglia lo rende adatto anche a contesti con bambini. La sua pazienza è proverbiale, ma non per questo deve diventare il “giocattolo vivente” dei più piccoli: come sempre, l’interazione va supervisionata e gestita con il rispetto che ogni animale domestico merita.
Il Lagotto si adatta bene anche alla vita in appartamento, a patto di garantirgli le giuste passeggiate quotidiane e attività fisiche. Non è un cane rumoroso né eccessivamente agitato in casa, e se ben educato sa rispettare spazi e regole. Ma occhio a tenerlo occupato: la noia è il peggior nemico di questa razza e può tradursi in danni domestici come buche in giardino o divani ridotti in coriandoli.
Conclusione
Insomma, il Lagotto Romagnolo è molto più di un semplice cane da tartufo: è un compagno di vita versatile, equilibrato e affettuoso. Richiede impegno nella cura del pelo, nell’attività fisica e nell’addestramento, ma in cambio regala una fedeltà e una dolcezza difficili da eguagliare. È il cane perfetto per chi ama la natura, ma anche per chi desidera un amico domestico ricco di energie positive. Se stai pensando di accoglierne uno nella tua vita, preparati a una convivenza fatta di avventure, coccole e tanta complicità.








