Iniziare con le specie giuste significa aumentare le probabilità di diventare un acquariofilo felice, rilassato e soddisfatto
I pesci più facili per principianti in acquario

Hai finalmente deciso di entrare nel magico mondo degli acquari, dove l’acqua scorre, le bollicine fanno atmosfera zen e i tuoi futuri pesciolini diventano i protagonisti di un piccolo spettacolo in salotto. Ottima scelta! Ma prima di correre al negozio a comprare un branco di specie rare e complicate da gestire (che ti farebbero perdere la pazienza in un giorno e mezzo), è meglio sapere quali sono i pesci più facili da allevare per un principiante. In questo articolo troverai non solo i nomi, ma anche consigli pratici, trucchi di gestione e qualche risata per rendere il tutto più leggero. Partiamo subito, senza giri di pinna inutili.
Indice
Perché iniziare con pesci semplici è la scelta più intelligente
Quando si entra nel mondo dell’acquariofilia, la tentazione è quella di portarsi a casa la versione acquatica dell’unicorno: colorato, raro e difficilissimo da gestire. Il problema è che i pesci con esigenze complesse richiedono competenze, strumenti e pazienza fuori dalla media. E fidati, se sei al primo acquario, il rischio più alto è quello di scoraggiarti alla prima difficoltà.
I pesci facili da allevare hanno il grande vantaggio di tollerare piccoli errori di gestione, non hanno bisogno di condizioni da laboratorio e soprattutto ti insegnano le basi senza punirti con stress, malattie o, peggio, tragiche partenze verso il “paradiso degli acquari”. Con loro puoi imparare a controllare i valori dell’acqua, gestire il filtro, dosare il cibo e capire i ritmi di manutenzione.
In altre parole: iniziare con le specie giuste significa aumentare le probabilità di diventare un acquariofilo felice, rilassato e soddisfatto, invece del classico appassionato che dopo due mesi svende l’acquario su un sito di annunci.
I pesci rossi: i più famosi ma non così banali
I pesci rossi sono l’icona degli acquari domestici. Li trovi ovunque, persino nelle fiere e nelle vaschette di plastica (da evitare come la peste!). Ma attenzione: non farti ingannare dal loro aspetto tenero e dall’idea che “tanto basta una boccia”. No, non basta affatto. Se vuoi dedicarti a loro seriamente, sappi che i pesci rossi hanno esigenze specifiche che, se rispettate, li rendono compagni ideali e longevi.
Innanzitutto, il pesce rosso cresce. E non poco. Non parliamo della minuscola creatura dorata da pochi centimetri, ma di un animale che può facilmente raggiungere i 20-25 centimetri di lunghezza se tenuto in un ambiente adatto. Questo significa che hanno bisogno di spazio, filtraggio potente e acqua ben ossigenata. La vaschetta rotonda, al contrario, è il modo più veloce per rovinar loro la vita (e la tua coscienza).
La parte positiva? Sono robusti, resistono bene a piccoli errori e mangiano praticamente di tutto, purché tu fornisca una dieta bilanciata e non li trasformi in spazzini con avanzi di cucina. Se vuoi iniziare con un pesce che ha già la reputazione di star internazionale, il pesce rosso è la scelta perfetta, ma preparati a dargli il palco che merita.
Il guppy: il campione del colore e della semplicità
I guppy sono la versione acquatica dei coriandoli: vivaci, coloratissimi e sempre in movimento. Sono tra i pesci più consigliati per i principianti perché richiedono poche attenzioni, sono resistenti e vivono bene in piccoli gruppi. Ma non lasciarti ingannare: per mantenerli belli e vivaci devi comunque rispettare alcune regole di base.
Il bello dei guppy è che si adattano a diversi valori dell’acqua senza lamentarsi troppo. Inoltre, si nutrono facilmente con mangimi secchi di buona qualità, integrati di tanto in tanto con cibi vivi o congelati per mantenerli in forma e pieni di energia. Se poi aggiungi qualche pianta naturale, avrai un acquario esplosivo in termini di colori e movimento.
C’è solo una cosa da tenere a mente: i guppy si riproducono come se non ci fosse un domani. E per riproducono intendo dire che in pochi mesi rischi di avere una popolazione da gestire, soprattutto se hai maschi e femmine insieme. Questo può non essere un problema, anzi, per molti acquariofili è divertente. Tuttavia è bene saperlo prima, o potresti ritrovarti con un acquario più affollato del previsto.
I neon: piccole luci che brillano in vasca
I pesci neon sono famosissimi per la loro striscia fluorescente blu e rossa che sembra uscita da un club notturno. Sono piccoli, pacifici e amano vivere in gruppo, quindi vanno comprati in piccoli banchi di almeno 6-8 individui. Vederli nuotare insieme è uno degli spettacoli più rilassanti che un acquario domestico possa regalarti.
Per quanto riguarda la gestione, i neon non sono difficili, ma hanno bisogno di un’acqua pulita e con parametri abbastanza stabili. Non sono i più resistenti della lista, ma con un minimo di attenzione diventano un vero investimento estetico. L’importante è non dimenticare che il singolo neon da solo si stressa e rischia di ammalarsi: la parola d’ordine qui è “compagnia”.
Dal punto di vista alimentare, sono modesti: accettano mangimi secchi di qualità, fiocchi e piccoli granuli, ma danno il meglio con alimenti vivi o surgelati. Se vuoi un effetto visivo davvero accattivante senza complicarti troppo la vita, i neon fanno al caso tuo.
I platy: gli instancabili tuttofare
I platy sono pesci resistenti, vivaci e soprattutto molto adattabili. Sono una specie perfetta per i principianti perché non hanno grandi pretese e convivono tranquillamente con altre specie pacifiche. Sono noti per i loro colori brillanti e per il fatto che sembrano sempre impegnati a nuotare qua e là senza sosta, regalando dinamismo all’acquario.
Non richiedono doti nascoste da scienziato nucleare per essere mantenuti: basta un acquario ben filtrato, piante e spazio sufficiente. Anche loro, come i guppy, sono prolifici. Questo significa che se metti maschi e femmine insieme potresti ritrovarti con nuove leve già dopo poche settimane. Per alcuni è un plus, perché avere baby pesciolini è divertente, ma per chi non vuole fare il “controllo nascite acquatico”, è meglio separare i sessi.
I platy hanno anche il pregio di accettare qualsiasi tipo di cibo commerciale, rendendoli poco pretenziosi e molto gestibili. Se cerchi una specie allegra e resistente, i platy sono perfetti.
Il betta: il guerriero elegante
Il pesce betta è conosciuto come il “pesce combattente” per via del suo carattere aggressivo nei confronti dei simili maschi. Ma oltre al nome da duro, ha un look spettacolare: pinne fluttuanti come un abito di gala e colori intensi che farebbero invidia a qualsiasi stilista. È ideale per il principiante che vuole un pesce da ammirare più che da allevare in gruppo.
Il betta ama vivere da solo, meglio se in un acquario dedicato a lui soltanto, con qualche pianta e nascondiglio. Non è amante delle correnti forti, quindi il filtro deve essere regolato con delicatezza. Per quanto riguarda il cibo, non è per nulla complicato: mangimi secchi e integrazioni occasionali di cibo vivo lo terranno sano e felice.
La sua gestione è molto semplice, purché non lo si costringa a combattere contro altri maschi (errore da evitare assolutamente). Se vuoi un pesce che cattura l’attenzione e che ti darà poche preoccupazioni, il betta è la stella indiscussa.
Consigli pratici per mantenere felici i tuoi pesci
Indipendentemente dalla specie che sceglierai, ci sono regole universali che ti aiuteranno a mantenere i tuoi pesci felici e sani. Non servono lauree in biologia, ma un po’ di buon senso e costanza.
Prima di tutto, l’acqua è la vera protagonista. Non sottovalutare l’importanza di un buon filtro e di cambi parziali regolari. Un paio di secchi ogni settimana possono fare la differenza tra un acquario pulito e uno scenario da film catastrofico. Evita di sovraccaricare la vasca di pesci: meno è meglio, almeno finché non avrai più esperienza.
Infine, osserva i tuoi piccoli amici: imparare a leggere i loro comportamenti è la chiave. Un pesce attivo e curioso è un pesce felice. Se noti apatia, colori spenti o nuoto anomalo, è un segnale che qualcosa non va. Con un po’ di pratica diventerai un detective acquatico in grado di prevenire problemi anziché correr loro dietro.
Conclusione: il tuo primo passo nel mondo degli acquari
Scegliere i pesci più facili da gestire è il trucco numero uno per godersi davvero un acquario. Con specie come il pesce rosso, i guppy, i neon, i platy o il betta avrai la possibilità di fare esperienza senza impazzire, imparando le basi dell’acquariofilia in modo divertente e accessibile. Ricorda che non esistono animali “decorativi” senza esigenze: tutti richiedono cura, rispetto e attenzione. Ma scegliendo bene fin dall’inizio, il tuo acquario diventerà una fonte di relax e soddisfazione, non un problema da risolvere ogni giorno.
Ora sai quali sono le opzioni più adatte per partire senza rischiare naufragi. Non ti resta che scegliere il tuo compagno a pinne e iniziare questo bellissimo viaggio. E ricordati: l’acquario deve essere un piacere, non una condanna. Quindi respira, riempi la vasca e… benvenuto nella tua nuova, coloratissima avventura acquatica!









