Se pensavi che il tuo cane potesse “regalarti” solo coccole, baci sbavosi e peli sul divano, sappi che può condividere anche qualcosa di meno romantico: alcune malattie trasmissibili all’uomo.
Malattie trasmissibili dai cani: sintomi prevenzione e cure

Se pensavi che il tuo cane potesse “regalarti” solo coccole, baci sbavosi e peli sul divano, sappi che può condividere anche qualcosa di meno romantico: alcune malattie trasmissibili all’uomo. Prima di iniziare a guardare Fido con sospetto, rilassati: si tratta di condizioni che generalmente si possono prevenire facilmente con un pizzico di buon senso, igiene e visite dal veterinario. In questo articolo vedremo le principali malattie trasmissibili dai cani, i sintomi da riconoscere, come riuscire a prevenirle e cosa fare se sospetti un’infezione. Tutto spiegato in modo chiaro, pratico e un po’ ironico, nello stile “fallo da solo”.
Indice
Perché preoccuparsi (senza farsi prendere dal panico)
Il termine tecnico è zoonosi, ovvero malattie che si trasmettono dagli animali all’uomo. Alcune possono essere molto comuni, altre decisamente rare. La cosa importante non è andare in giro con la mascherina anche a casa quando il cane ti guarda, ma piuttosto sapere:
- Quali sono le principali malattie possibili.
- Come riconoscerne i sintomi nel cane e, in alcuni casi, anche nell’uomo.
- Quali misure adottare per non trasformare la tua vita in un episodio di “Malattie Improbabili” su Discovery Channel.
Conoscere non significa allarmarsi. Anzi, ti permette di prevenire senza paranoie e vivere la relazione con il tuo cane in modo sereno.
Le malattie trasmissibili più comuni dai cani all’uomo
Ecco l’elenco delle principali zoonosi canine. Spoiler: niente da film horror, ma comunque roba da non sottovalutare.
1. Rabbia
La madre di tutte le zoonosi. Per fortuna in Italia è praticamente scomparsa, ma conviene citarla. È un virus che si trasmette con il morso di un animale infetto. I sintomi nei cani comprendono aggressività, difficoltà motorie e bava eccessiva. Nell’uomo? Febbre, dolori e sintomi neurologici che possono essere molto gravi.
Prevenzione: vaccinazione obbligatoria in molte aree e, comunque, evitare di andare a coccolare cani randagi in giro per il mondo.
2. Leptospirosi
Causata da batteri presenti nelle urine di animali infetti. Può colpire sia cani che uomini, spesso attraverso acqua stagnante contaminata.
Sintomi nei cani: febbre, vomito, disidratazione, ittero. Negli umani si manifesta con febbre, mal di testa e dolori muscolari, fino a forme epatiche e renali.
Prevenzione: vaccinazione del cane e attenzione alle pozzanghere sospette durante le passeggiate.
3. Giardiasi
Il cane non ha studiato idraulica, ma può diventare involontariamente un ingegnere della diarrea. È infatti portatore del parassita Giardia, che provoca disturbi intestinali.
Sintomi nei cani: diarrea maleodorante e intermittente, a volte dimagrimento. Nell’uomo, indigestione, dolori addominali e diarrea persistente.
Prevenzione: raccogliere le feci del cane (sempre, non solo quando qualcuno guarda) e lavarsi bene le mani dopo.
4. Tigna (Dermatofitosi)
Non è un verme, nonostante il nome, ma una fastidiosa infezione fungina che causa chiazze senza pelo nel cane e macchie rosse tondeggianti sulla pelle umana.
Prevenzione: igiene, lavaggio mani, evitare di condividere asciugamani, copertine e divani quando sospetti il problema.
5. Echinococcosi
Colpa di un minuscolo parassita intestinale, l’Echinococcus, che può finire nell’uomo e creare cisti al fegato e ai polmoni. Non esattamente un souvenir simpatico.
Prevenzione: trattamenti antiparassitari regolari e niente “spuntini” dal cassonetto per il cane.
Altre malattie meno comuni (ma degne di nota)
- Salmonellosi: legata al contatto con feci infette o cibo contaminato.
- Toxocariasi: parassiti intestinali che possono colpire bambini curiosi e poco attenti all’igiene.
- Scabbia canina: non per deboli di cuore (prurito a livelli stellari).
Segnali da non sottovalutare nel tuo cane
Non serve una laurea in veterinaria per capire quando il cane non sta bene. A volte basta osservare con attenzione. Alcuni sintomi che dovrebbero farti alzare un sopracciglio sono:
- Vomito ricorrente o diarrea persistente.
- Perdita di peso senza motivo.
- Macchie sulla pelle o perdita di pelo a chiazze.
- Comportamento insolito (apatia, aggressività improvvisa, letargia).
- Febbre, occhi arrossati, secrezioni strane.
Se noti almeno uno di questi campanelli d’allarme, la regola è semplice: vai dal veterinario. No, non aspettare di vedere se “passa da solo”. Non è un raffreddore umano.
Prevenzione: le 5 regole d’oro
Prevenire è meglio che curare, soprattutto se si parla di zoonosi. Ecco le cinque regole fondamentali per ridurre al minimo i rischi:
- Vaccinazioni aggiornate: non è facoltativo, è la base della salute del tuo cane (e della tua tranquillità).
- Trattamenti antiparassitari periodici: pulci, zecche e vermi non devono diventare coinquilini.
- Igiene personale: lavarsi le mani dopo aver toccato il cane, sempre, soprattutto prima dei pasti.
- Gestione corretta delle feci: raccoglierle e smaltirle in modo adeguato non è solo educazione civica, è salute pubblica.
- Visite veterinarie regolari: non aspettare che il cane si trasformi in un manuale ambulante di parassitologia.
Cosa fare se sospetti un’infezione
Hai sintomi sospetti dopo che il cane ha avuto un problema sanitario? Ecco il protocollo “zero panico, molta logica”.
- Annota i sintomi del cane: scrivi da quanto tempo li ha e con quale frequenza.
- Portalo dal veterinario: senza girarci attorno, solo lui può dire di cosa si tratta.
- Consulta il tuo medico: soprattutto se hai sintomi simili, come diarrea persistente, febbre o strani sfoghi cutanei.
- Segui le cure prescritte: né rimedi fai da te né “googlate selvagge”. Fidati dei professionisti.
Miti da sfatare
Siccome il web è un cimitero di bufale, facciamo un po’ di pulizia:
- “Se il cane dorme nel letto, mi ammalo sicuro”: non è vero. Se è vaccinato, trattato e in salute, dormire con lui non è un rischio (a parte russare).
- “I cani trasmettono sempre malattie”: falso. Molti cani vivono tutta la vita senza “regalare” nulla all’uomo, se seguiti correttamente.
- “Meglio non toccarli troppo”: assurdo, il contatto fisico è fondamentale per loro e per noi. Serve solo attenzione e igiene.
Conclusioni pratiche
Convivere con un cane significa accettare peli, bava e qualche rischio sanitario. Ma attenzione: i rischi diminuiscono a livelli minimi se ti prendi cura della sua salute come si deve. Vaccinazioni, antiparassitari, igiene e controlli sono la combo vincente.
In poche parole: se pensi che curare un cane sia solo coccole e biscottini, ti sbagli. La salute è una faccenda seria, e ignorarla ti può costare caro. Se invece fai le cose per bene, quello che il cane ti trasmetterà davvero saranno affetto, fedeltà e risate quotidiane. E di queste, tranquillo, non serve nessun vaccino.
Consiglio finale: non basta “fare attenzione”, serve fare prevenzione. Così potrai continuare a guardare il tuo cane negli occhi senza pensare: “Ehi, cosa mi passerai oggi?”.








