La storia del Dogo argentino inizia in Argentina negli anni ’20, grazie al dottor Antonio Nores Martínez, un medico con una passione talmente grande per i cani da creare una razza tutta nuova.
Dogo argentino

Il Dogo argentino non è solo un cane. È un concentrato di muscoli, energia e dolcezza che sembra uscito da un laboratorio segreto per creare il compagno perfetto: forte come un bodybuilder, elegante come un modello e, se addestrato bene, tenero come un peluche gigante. Se stai pensando di adottarne uno o semplicemente vuoi saperne di più, preparati: in questo articolo scoprirai tutto quello che c’è da sapere su questa razza, senza fronzoli ma con tanta ironia, così non ti annoi mentre impari.
Indice
Origini del Dogo argentino: una storia da film
La storia del Dogo argentino inizia in Argentina negli anni ’20, grazie al dottor Antonio Nores Martínez, un medico con una passione talmente grande per i cani da creare una razza tutta nuova. L’obiettivo era chiaro: un cane forte, resistente e affidabile per la caccia grossa, ma allo stesso tempo equilibrato e capace di vivere in famiglia. Una specie di “coltellino svizzero canino”, solo che invece di accessori aveva denti e zampe da maratoneta.
Per arrivare al risultato che oggi conosciamo, Nores Martínez incrociò diverse razze, tra cui Mastini, Bulldog, Bull Terrier e l’ormai estinto Mastino dei Pirenei. Il mix portò a un cane imponente, con manto rigorosamente bianco, capace di cacciare puma e cinghiali senza problemi. Ma attenzione: nonostante questo curriculum da action hero, il Dogo argentino non è solo forza bruta, è anche intelligenza e amore per la sua “squadra”, ovvero la famiglia.
Capito quindi perché il Dogo non è un cane “qualsiasi”? È il frutto di un progetto vero e proprio, non un accidente genetico. Se fosse un film, sarebbe una via di mezzo tra “Rocky” e “La famiglia Addams”: potente e deciso quando serve, ma con un cuore soffice che batte solo per chi ama.
Caratteristiche fisiche: muscoli e eleganza in un colpo solo
Appena lo guardi, capisci subito che il Dogo argentino non è un cagnolino da borsetta. È un cane che occupa spazio, visivamente e fisicamente. Gli esemplari maschi possono arrivare a pesare tra i 40 e i 45 kg, con un’altezza che sfiora i 70 cm al garrese. Le femmine, più “contenute” ma comunque toste, si aggirano sui 40 kg. Non proprio il tipo che può starti comodamente in grembo mentre guardi Netflix, insomma.
Il manto è corto, liscio e sempre bianco. Ogni tanto possono spuntare piccole macchie nere, soprattutto intorno agli occhi o alle orecchie, ma non devono mai coprire più del 10% della testa: un vero dress code canino. Gli occhi sono scuri o ambrati, lo sguardo intenso. In altre parole: se ti fissa, o ti innamori all’istante o inizi a chiederti se hai nascosto bene i biscotti.
La sua struttura fisica è proporzionata: nonostante i muscoli evidenti e le dimensioni notevoli, il Dogo argentino si muove con una grazia che sorprende. Non è goffo, non è pesante, ma agile come un atleta allenato per anni. Questo lo rende perfetto non solo per le attività di caccia, ma anche per lo sport, le passeggiate o i giochi dinamici con il suo umano preferito.
Carattere: un gigante buono con qualche condizione
Il carattere del Dogo argentino è quello che ti farà innamorare o spaventare, a seconda di quanto sei preparato. Non è un cane per tutti, ma se sei la persona giusta diventa il miglior compagno di avventure possibile. La sua indole protettiva è evidente: vede la sua famiglia come il bene supremo da difendere, e non si farà problemi a mostrarsi imponente davanti a sconosciuti sospetti.
Eppure, dietro quell’aria di guardiano inflessibile, si nasconde un cane estremamente dolce, affettuoso e fedele. Ama stare in compagnia, odia la solitudine e soffre se viene escluso dalla vita quotidiana della casa. Non aspettarti che stia buono buono ore a oziare sul divano senza farsi notare: vuole partecipare, essere parte integrante della tua giornata.
La verità è che il Dogo argentino può essere visto come un amico devoto ma anche un compagno esigente. Ha bisogno di stimoli fisici e mentali costanti, altrimenti può diventare distruttivo o assumere comportamenti indesiderati. E fidati: non vuoi ritrovarti con un divano distrutto dal cane equivalente a un culturista annoiato in salotto.
Educazione e addestramento: la chiave del successo
Parliamoci chiaro: educare un Dogo argentino non è un hobby da improvvisare il sabato pomeriggio. Questo cane necessita di una guida sicura, coerente e paziente. Pensalo come a un adolescente ribelle e superdotato: intelligente, forte e pronto a metterti alla prova. Se non mostri leadership, sarà lui a imparare a gestirti (e non è quello che vuoi).
L’educazione deve partire presto, già da cucciolo. La socializzazione precoce è fondamentale per aiutarlo a diventare un adulto equilibrato. Fagli conoscere persone diverse, ambienti nuovi, altri cani e animali. Così eviterai che diventi un gigante sospettoso che guarda chiunque con la stessa diffidenza con cui noi guardiamo le mail spam.
L’addestramento deve basarsi sul rinforzo positivo. Le punizioni non funzionano con questa razza, anzi, rischiano di peggiorare la situazione. Meglio premiare i comportamenti giusti e ignorare quelli sbagliati. Il trucco è fargli capire che l’obbedienza porta sempre a qualcosa di buono, sia un biscotto, una carezza o un gioco.
Passaggi fondamentali dell’educazione del Dogo argentino
Per rendere l’idea, ecco un percorso base:
- Socializzazione precoce: portalo in giro, fagli incontrare persone e altri cani.
- Addestramento all’obbedienza: comandi base come “seduto”, “terra”, “resta” sono indispensabili.
- Controllo dell’energia: esercizi quotidiani per prevenire noia e nervosismo.
- Gestione della protezione: insegnagli a distinguere tra veri pericoli e situazioni normali.
Seguendo queste regole, trasformerai il tuo potenziale “diesel da corsa” in un compagno equilibrato e socievole con chi deve esserlo, serio e affidabile quando serve.
Attività fisica: pilastro di una vita felice
Se sei una persona pigra, questa potrebbe non essere la razza giusta per te. Il Dogo argentino ha bisogno di movimento, e non parliamo di due passeggiatine veloci al giorno. È un cane costruito per resistere e correre: ha bisogno di esercizio regolare, giochi di resistenza e attività stimolanti.
La cosa bella è che puoi trasformare le sue esigenze in un beneficio anche per te. Fare jogging, trekking, giochi di riporto o percorsi in campagna diventano esperienze condivise che rafforzano il legame. Un Dogo che corre accanto a te non è solo spettacolare da vedere, ma ti impedirà anche di trovare scuse per rimandare l’attività fisica. In pratica, diventa il tuo personal trainer con la coda.
Se sottovaluti questo aspetto, però, i guai sono dietro l’angolo. Un Dogo argentino annoiato o poco stimolato può trasformarsi in un combinaguai professionista, e la tua casa potrebbe diventare la palestra che userà per scaricare energia. Meglio portarlo al parco e lasciarlo correre libero, piuttosto che ritrovarti a cambiare mobili troppo spesso.
Salute e cura: attenzione ma senza paranoie
Nonostante sia un cane robusto e in generale sano, il Dogo argentino può essere predisposto ad alcune problematiche. La più nota è la sordità congenita, presente in diversi cani dal manto bianco. È importante quindi fare i test fin da cucciolo e, se emerge il problema, imparare a comunicare in altri modi, ad esempio attraverso i gesti.
Altre problematiche comuni alle razze di grande taglia possono includere displasia dell’anca o disturbi articolari. Nulla di strano per chiunque abbia esperienza con cani grandi: la prevenzione, visite veterinarie regolari e una dieta bilanciata sono la ricetta migliore per tenerlo in salute.
Per quanto riguarda la cura quotidiana, il manto bianco richiede spazzolature regolari per mantenerlo brillante, anche se non ha bisogno di trattamenti particolari. Importante invece è l’igiene generale: denti, orecchie e unghie non vanno mai trascurati. Un po’ di tempo speso ogni settimana in queste attenzioni ti eviterà problemi futuri e visite extra dal veterinario.
Dogo argentino e famiglia: si può o non si può?
Arriviamo alla domanda cruciale: il Dogo argentino è adatto a una vita in famiglia? La risposta è sì, ma con una premessa: solo se sei disposto a investirci tempo, impegno ed energia. Non è un cane da parcheggiare in giardino sperando che si autogestisca. Ha bisogno di vivere dentro casa, di contatto quotidiano e inclusione nella vita di tutti i giorni.
Con i bambini può essere un compagno meraviglioso, sempre che vengano rispettate regole basiche di convivenza. Non è un peluche da strapazzare, ma un cane che ama giocare e proteggere. Se crescono insieme in modo sano, sviluppano un rapporto unico e indissolubile.
Con altri animali, invece, la situazione dipende da socializzazione e addestramento. Il suo istinto di caccia non va sottovalutato, quindi l’inserimento in case con gatti o piccoli animali deve essere fatto con cautela e sotto controllo. Con altri cani, se ben socializzato, può tranquillamente convivere.
Conclusione: il Dogo argentino è il cane per te?
Dopo tutta questa panoramica, la domanda finale è semplice: sei pronto a vivere con un Dogo argentino? Se cerchi un compagno forte, leale e attivo, che ti spinga a migliorarti e ti regali amore incondizionato (con qualche muscolata extra), allora sì, potrebbe essere il cane per te.
Ma se pensi a lui come a un “cane qualunque” che si adatta a tutto senza impegno, allora forse è meglio valutare altre razze più semplici. Il Dogo argentino è un gigante buono con una marcia in più, ma richiede responsabilità e dedizione.
Una cosa è certa: chi sceglie un Dogo argentino e lo cresce con cura, avrà accanto non solo un cane, ma un amico vero, pronto a seguirti fino in capo al mondo, magari con la lingua penzoloni e gli occhi che ridono. E alla fine, non è questo che cerchiamo in un amico a quattro zampe?








