Ara chloropterus

L’Ara chloropterus è uno dei pappagalli più grandi al mondo. Può raggiungere tranquillamente i 90 centimetri di lunghezza, con un’apertura alare che non passa inosservata nemmeno alla tua vicina di casa.

L’Ara chloropterus, meglio conosciuto come ara rosso-verde, non è il tipico pappagallino da soggiorno che ripete due parole e spiuma la tenda. Parliamo di un volatile gigantesco, coloratissimo e decisamente esigente, che può trasformare la tua vita in una sitcom rumorosa se non sai a cosa stai andando incontro. In questa guida ti spiego passo passo tutto quello che devi sapere per convivere con questo spettacolare pappagallo: dal carattere alla cura quotidiana, passando per alimentazione e ambientazione della gabbia. Preparati, perché l’Ara chloropterus non è un “animaletto”, ma un vero coinquilino con le ali.

Conoscere l’Ara chloropterus: identikit di un gigante piumato

L’Ara chloropterus è uno dei pappagalli più grandi al mondo. Può raggiungere tranquillamente i 90 centimetri di lunghezza, con un’apertura alare che non passa inosservata nemmeno alla tua vicina di casa. A differenza di altre specie di ara, questo pappagallo si distingue per il suo piumaggio rosso intenso, che si mescola con il verde brillante delle ali e con sfumature blu nella coda. Insomma, se fosse un’auto, sarebbe un bolide sportivo full optional.

Uno dei tratti più caratteristici è il volto: piume bianche nude sulle guance attraversate da piccole righe rosse, come se avesse passato la serata a farsi il make-up. Occhi vivacissimi e becco enorme completano il look. Non c’è da stupirsi se molti lo definiscono uno degli uccelli ornamentali più spettacolari in assoluto.

Ma non è solo questione di estetica. Questo ara possiede anche un carattere molto complesso: affettuoso e giocherellone con chi si prende cura di lui, ma testardo e rumoroso quando le sue aspettative non vengono rispettate. In altre parole, non è un animale da compagnia “prendi e porta a casa”, ma una vera e propria sfida.

Carattere e comportamento: cosa aspettarsi da un coinquilino piumato

Se pensi che un pappagallo di questa taglia stia buonino e silenzioso come un criceto, sei fuori strada. L’Ara chloropterus è un concentrato di energia e personalità. Non solo ama interagire con le persone, ma ha anche bisogno costante di attenzioni. Dimentica l’idea di lasciarlo “in gabbia” ore e ore: ti rimprovererà a modo suo, con urla degne di un concerto rock.

Questi uccelli hanno infatti una voce molto potente, e non hanno paura di usarla. Alcuni proprietari raccontano che i loro ara possono essere sentiti da centinaia di metri di distanza. Ora, immagina i tuoi vicini… e pensa se ti conviene spiegare o invitarli direttamente a cena per negoziare la pace.

Al tempo stesso, il loro affetto è proverbiale. Con il giusto approccio, diventano animali estremamente legati al proprio umano, pronti a seguirlo in ogni stanza, ad imitare comportamenti e addirittura a “difenderlo” se percepiscono presenze estranee. Una vera combinazione tra pappagallo e cane da guardia, solo con più piume e meno morsi.

Habitat domestico: come allestire la reggia dell’Ara chloropterus

Parliamoci chiaro: se pensavi bastasse una gabbietta 40×60 cm, puoi fermarti qui. L’Ara chloropterus non è un canarino, né un pappagallino ondulato. È un animale che ha bisogno di spazio, e tanto. Senza un habitat adeguato, diventa nervoso, frustrato e persino aggressivo. La regola è semplice: più grande è la voliera, più felice sarà il tuo ara.

In linea di massima, per ospitarne uno serve una voliera di almeno tre metri di lunghezza, due di altezza e due di profondità. Non parliamo di una “gabbia”, ma di una vera stanza su misura. E se hai la possibilità di dedicargli uno spazio all’aperto, con la dovuta protezione da predatori e intemperie, stai già salendo di livello nella classifica “miglior coinquilino del mondo”.

All’interno della voliera, è fondamentale inserire trespioli di diverso diametro, tronchi da rosicchiare (il loro becco non perdona: se non dai legno da masticare, troveranno la tua porta o il tavolo nuovo), e giochi interattivi per stimolare la mente. Questo pappagallo ha un livello di intelligenza sorprendente, quasi paragonabile a quello di un bambino di 3-4 anni. E come un bambino, se si annoia… fa danni.

L’importanza della sicurezza

L’allestimento della voliera deve anche garantire un livello di sicurezza elevato. Questi uccelli hanno un becco così potente da poter rompere legno e plastica senza troppi problemi. Ecco perché le sbarre della struttura devono essere in metallo robusto e resistenti a eventuali piegature o deformazioni.

Attenzione anche a sostanze tossiche, come vernici o metalli pesanti. Un ara curioso (e lo sono praticamente tutti) tenderà a mordicchiare ogni superficie. Se questa non è sicura, rischi avvelenamenti pericolosi. Meglio spendere un po’ di più per materiali certificati e dormire tranquilli.

Alimentazione: come nutrire correttamente un Ara chloropterus

Passiamo a un tema cruciale: il cibo. Non puoi buttare due biscotti e sperare che se la cavi. Anzi, certi alimenti comuni per noi sono tossici per lui. L’alimentazione deve essere varia, equilibrata e rispettare le esigenze naturali di questo pappagallo.

La base della dieta deve essere composta da frutta fresca e verdura, accompagnata da semi e granaglie di qualità. Frutti tropicali come mango, papaya e banana sono perfetti, ma anche mele, pere e carote vanno benissimo. Evita assolutamente avocado, cioccolato, caffè e alimenti zuccherati o salati: sono veri e propri veleni per lui.

Un aspetto interessante è che l’Ara chloropterus ama la varietà. Offrigli sempre alternative e prova combinazioni diverse, così da stimolare non solo la salute ma anche il suo interesse. Non dimenticare legumi e piccoli pezzetti di frutta secca (non salata), utili per integrare proteine e grassi sani.

La routine alimentare

Meglio suddividere i pasti in due momenti della giornata: mattina e pomeriggio. In questo modo il pappagallo ha sempre energia senza esagerare con le quantità. Non essere parsimonioso sulle porzioni, ma neanche generoso al punto da avere avanzi marciti. Cambiare cibo e acqua ogni giorno è un obbligo, non un optional, perché un alimento avariato può causare infezioni intestinali gravi.

Convivenza: come gestire il rapporto con un Ara chloropterus

Ora viene il bello: vivere davvero con un ara. Se ti piacciono silenzio e ordine, siamo spiacenti ma forse non è l’animale per te. Questo pappagallo richiede attività costante, gioco quotidiano e interazioni continue. Può imparare parole, suoni, perfino intere sequenze di frasi. Ma non pensare che replichi all’infinito: spesso risponderà a modo suo, con una logica che solo lui capisce.

Il rapporto va costruito con pazienza. All’inizio bisogna guadagnarsi la sua fiducia, evitando gesti bruschi o punizioni. La coerenza è fondamentale: se oggi accetti che salga sulla tua spalla e domani lo scacci, lo confondi e rischi di compromettere il legame. In questo senso, essere proprietari di un Ara chloropterus è una scelta di vita, non un hobby passeggero.

Un altro elemento da considerare è la socialità. Questo pappagallo, in natura, vive in gruppi numerosi. La solitudine prolungata può indurlo a comportamenti problematici come strapparsi le piume o diventare aggressivo. Ricorda quindi che adottarne uno significa anche offrire compagnia ogni giorno, non solo quando “hai tempo”.

Longevità: un impegno a lungo termine

Non stiamo parlando di un animale da pochi anni. Un Ara chloropterus può vivere dai 50 agli 80 anni, e in alcuni casi superare addirittura questa soglia. Sì, hai capito bene: il tuo amico piumato rischia di accompagnarti per tutta la vita, o addirittura di sopravviverti. Adottarne uno equivale a firmare un vero e proprio contratto a lungo termine, con clausola “fedeltà eterna”.

Per questo motivo è fondamentale pensarci bene. Non va considerato un regalo da Natale o un capriccio estivo, ma un progetto familiare. In molte situazioni, questi pappagalli sono addirittura lasciati in eredità ai figli o ad amici fidati. È un dato che mette subito in chiaro quanto sia importante la responsabilità.

L’Ara chloropterus è la scelta giusta per te?

A questo punto conosci tutto ciò che serve per capire se il maestoso Ara chloropterus fa davvero per te. Abbiamo visto quanto spazio richieda, quanto sia legato ai suoi umani, quanto viva a lungo, e soprattutto quanto rumore e caos possa portare nella tua routine quotidiana. Non è un animale per tutti, ma chi decide di condividerci la vita racconta di un’esperienza unica e inimitabile.

Se sei pronto ad affrontare impegno, responsabilità e qualche urlo nelle orecchie, allora potresti scoprire un compagno incredibilmente affettuoso, intelligente e spettacolare. In caso contrario, meglio limitarsi ad ammirarlo in un documentario o in un viaggio in Sud America. La bellezza di questo pappagallo resterà comunque impressa nei tuoi occhi, senza trasformarsi in una sfida impossibile.

Quindi, prima di prendere qualsiasi decisione, chiediti: sono davvero pronto per adottare un coinquilino con le ali, capace di urlare più forte della mia sveglia e vivere quasi più a lungo di me? Se la risposta è sì, benvenuto nel club degli avventurosi amanti dell’Ara chloropterus.

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