L’ansia da separazione nel cane non è un capriccio: è un problema serio che può trasformare il tuo dolce peloso in una piccola furia da salotto. Se torni a casa e trovi il divano trasformato in coriandoli o hai i vicini pronti a spedirti una lettera d’amore scritta in maiuscolo (perché il tuo cane ulula …
Ansia da separazione nel cane: come riconoscerla e affrontarla con successo

L’ansia da separazione nel cane non è un capriccio: è un problema serio che può trasformare il tuo dolce peloso in una piccola furia da salotto. Se torni a casa e trovi il divano trasformato in coriandoli o hai i vicini pronti a spedirti una lettera d’amore scritta in maiuscolo (perché il tuo cane ulula tutto il pomeriggio), beh, sei nel posto giusto. Vediamo insieme come capire se il tuo cane soffre di ansia da separazione e cosa puoi fare, passo dopo passo, per affrontarla senza perdere la pazienza (e i mobili).
Indice
Cos’è l’ansia da separazione nel cane?
In parole semplici, l’ansia da separazione è quella condizione in cui il tuo cane va letteralmente nel panico quando viene lasciato solo. No, non è che ti stia facendo i dispetti consapevolmente: non riesce a gestire lo stress e manifesta sintomi piuttosto chiari (e rumorosi).
Alcuni esperti definiscono questa ansia come una paura patologica della solitudine, spesso legata all’attaccamento molto forte che il cane sviluppa verso la sua figura di riferimento. In pratica: per lui tu sei Netflix, pizza e copertina nello stesso pacchetto. E quando sparisci, il mondo va in tilt.
Come riconoscere l’ansia da separazione
Prima di pensare che il tuo cane abbia seri problemi comportamentali, assicurati che non stia semplicemente facendo il cane (tradotto: mordicchiare, giocare e sperimentare). Vediamo i segnali più chiari che indicano ansia da separazione vera e propria:
- Distrugge con foga oggetti specifici quando sei assente (porte, finestre, divani… praticamente il set perfetto per un film catastrofico).
- Abbaia o ulula senza sosta quando esci, anche per ore intere.
- Fa i bisogni in casa nonostante sia stato già addestrato.
- Ti segue ovunque quando sei a casa, come se fossi l’ultima fetta di torta rimasta in frigo.
- Mostra segni fisici di stress: sbava, ansima, trema o corre avanti e indietro.
Se ti rispecchi in almeno due o tre di questi punti, c’è una buona probabilità che il tuo amico peloso soffra davvero di ansia da separazione.
Cause principali dell’ansia da separazione
Non esiste un’unica causa. Ma ci sono diversi fattori che, messi insieme, possono scatenare questa reazione:
- Cambiamenti improvvisi nelle abitudini: ad esempio, se lavori da casa per mesi e poi all’improvviso ricominci ad uscire tutti i giorni.
- Traumi o abbandoni: un cane adottato da canile o con un passato difficile può essere molto più sensibile alle separazioni.
- Sovrattaccamento: se gli permetti di starti addosso 24/7, non sorprenderti se poi va in panico quando esci.
- Noia o mancanza di stimoli: un cane mentalmente scarico avrà più difficoltà a gestire i momenti di solitudine.
Insomma: dietro a ogni cuscino sventrato c’è spesso una buona ragione. Identificarla è il primo passo per risolvere il problema.
Strategie pratiche per affrontare l’ansia da separazione
Ora che hai capito il mostro contro cui stai combattendo, vediamo le armi a tua disposizione. Non serve un’esorcista: serve pazienza, costanza e qualche trucchetto.
1. Abituazione graduale
Non si parte lasciando il cane da solo per 8 ore e sperando che “se la faccia passare”. Funziona così:
- Inizia con distacchi brevissimi: anche solo andare in un’altra stanza per 1-2 minuti.
- Allunga gradualmente il tempo: 5, 10, 20 minuti… fino ad arrivare a più ore.
- Non fare scene teatrali ogni volta che esci o rientri: un saluto breve e neutro è sufficiente.
2. Lascia stimoli interessanti
Un cane mentalmente impegnato ha meno tempo per disperarsi. Puoi provare con:
- Giochi interattivi (tipo kong ripieni di cibo che richiedono tempo e pazienza).
- Coperte o vestiti con il tuo odore (sì, la maglietta usata dopo la palestra diventa un tesoro per lui).
- Giochi da masticare che rilasciano dopamina e calmanti naturali.
3. Routine chiara
I cani amano la prevedibilità. Una giornata strutturata con orari regolari per passeggiate, cibo e momenti di relax li aiuta a sentirsi sicuri. Se invece ogni giorno è un caos, per lui sarà come vivere su una montagna russa senza cinture.
4. Attività fisica e mentale
Un cane stanco è un cane felice (e meno ansioso). Prima di lasciarlo solo, fagli fare una lunga passeggiata o una sessione di giochi di fiuto. Spesso basta stancarlo per ridurre gran parte dei comportamenti distruttivi.
5. Tecniche di desensibilizzazione
Molti cani iniziano ad agitarsi già quando vedono il padrone prendere le chiavi o indossare la giacca. Il trucco? Insegnare che quei segnali non significano sempre uscita e abbandono.
- Prendi le chiavi e rimettile sul tavolo, senza uscire.
- Mettiti la giacca e siediti sul divano.
- Indossa le scarpe e poi apri il frigo invece della porta.
Così i famosi “riti della partenza” non scateneranno più il panico.
Errori da evitare assolutamente
Quando si ha un cane ansioso, il rischio di commettere errori è alto. Ecco i più comuni:
- Sgridare il cane: se al ritorno trovi casa distrutta, urlare non serve. Non capisce che lo stai punendo per qualcosa successo ore fa.
- Adottare un altro cane: molti pensano “gli do un amico e passa tutto”. Spesso si ritrovano con due cani ansiosi anziché uno solo.
- Uscire di nascosto: può sembrare furbo, ma aumenta solo la tensione. Meglio creare un rituale neutro e costante.
- Cedere subito: non si guarisce in un giorno. La costanza è fondamentale.
Casi estremi: quando serve un professionista
Se il tuo cane distrugge casa come se fosse in un reality show di demolizione e niente sembra funzionare, è ora di chiamare un educatore cinofilo. Meglio ancora se specializzato in problemi comportamentali. A volte può essere utile anche un supporto veterinario con integratori naturali o, nei casi più gravi, terapie farmacologiche (solo se prescritte da un professionista).
Conclusione: la pazienza è la tua super-arma
L’ansia da separazione nel cane si affronta con una combinazione letale di: pazienza, gradualità e un pizzico di furbizia. Non aspettarti miracoli dall’oggi al domani, ma con i giusti accorgimenti vedrai progressi. Ricorda che per lui tu sei l’universo intero, e imparare a stare bene anche senza di te è una vera sfida emotiva. Ma con un po’ di lavoro, puoi trasformare i suoi ululati disperati in sereni pisolini.
E se vuoi approfondire, cerca sempre fonti serie o consulta direttamente un educatore cinofilo qualificato. La vita di coppia con un cane può essere una favola… anche quando il protagonista ama mordicchiare ancora il divano.
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