Le iguane, con il loro sguardo un po’ da dinosauro in pensione e la calma apparente che le contraddistingue, sono animali affascinanti ma anche piuttosto delicati.
Iguane: temperatura e illuminazione del terrario

Le iguane, con il loro sguardo un po’ da dinosauro in pensione e la calma apparente che le contraddistingue, sono animali affascinanti ma anche piuttosto delicati. Se pensi di poterle tenere come fossero soprammobili esotici, fermati pure qui: un’iguana senza temperatura e illuminazione adatte vive male, si ammala e ti lascia con un terrario vuoto e un bel senso di colpa. Questo articolo è la guida definitiva per capire come ricreare un microclima perfetto, quello che può far dire alla tua iguana: “Bene umano, qui mi sento al top”.
Indice
Il sole che non c’è: perché l’illuminazione è vitale
L’iguana in natura passa le giornate a crogiolarsi sotto il sole tropicale. Quindi no, la lampadina del comodino non basta nemmeno lontanamente. Questi rettili hanno bisogno di radiazioni UVB per sintetizzare la vitamina D3, indispensabile per metabolizzare il calcio e mantenere ossa forti. Senza una luce adeguata, iniziano i problemi: deformazioni scheletriche, debolezza e malattie metaboliche che rendono la vita difficile e dolorosa.
L’illuminazione nel terrario deve simulare in maniera più accurata possibile il ciclo naturale giorno-notte. Questo significa creare un’area calda e luminosa dove l’animale può scaldarsi, ma anche fornire zone meno illuminate in cui rifugiarsi, proprio come farebbe in natura spostandosi all’ombra degli alberi. La chiave è dare una luce intensa e di tipo UVB che copra almeno due terzi dello spazio.
Anche la durata dell’esposizione alla luce è importante. Una lampada accesa per poche ore non serve a nulla, mentre lasciare il terrario illuminato 24/7 disorienta l’iguana. Serve un ciclo regolare che ricrei le giornate tropicali con circa 10-12 ore di luce seguite da buio completo.
Tipi di lampade e come scegliere quella giusta
Esistono diversi tipi di luci da terrario e la scelta dipende tanto dalle dimensioni dello spazio quanto dalle necessità dell’animale. Alcune lampade emettono UVB, altre sono pensate per il calore, altre ancora fanno entrambe le cose. Sbagliare tipo di lampada significa compromettere la salute del rettile, quindi meglio capire bene prima di entrare nel negozio o fare clic su “acquista” online.
Le classiche lampade fluorescenti compatte o tubi neon emettono una discreta quantità di UVB, ma coprono un’area limitata. Sono perfette se hai un terrario di dimensioni ridotte, ma se parliamo di un’iguana adulta e quindi di una teca che sembra una cabina armadio, il discorso cambia. In quel caso conviene orientarsi su lampade a vapori di mercurio o alogenuri, che combinano luce, UVB e calore in un’unica soluzione.
Un aspetto da non dimenticare è la distanza della lampada dall’animale. Le radiazioni UVB hanno intensità diversa in base alla distanza, e se la lampada è troppo lontana la tua iguana riceverà poco o niente dei raggi vitali. In media, si consiglia di posizionare la fonte luminosa a 20-30 cm dalla piattaforma di basking, cioè la zona dove la lucertolona prenderà il “sole”.
La magia della temperatura: l’arte di creare microclimi
L’iguana è un rettile tropicale e per sopravvivere ha bisogno di un terrario caldo, ma non uniformemente caldo. La parola chiave qui è: gradiente termico. In parole semplici, significa che una parte del terrario deve essere calda, molto accogliente e pronta a far sudare chiunque ci entri senza squame, mentre l’altro lato deve garantire una zona più fresca. L’iguana così potrà decidere se scaldarsi o raffreddarsi spostandosi, proprio come farebbe tra sole e ombra in natura.
In pratica, l’area di basking deve avere una temperatura compresa tra i 35 e i 38°C, mentre il lato più fresco dovrebbe oscillare tra i 26 e i 29°C. Di notte, quando spegni le luci UVB, puoi permettere che il terrario scenda intorno ai 22-24°C, che simula abbastanza bene le condizioni naturali di un ambiente tropicale. Ricordati che un calo eccessivo può creare problemi respiratori e indebolire l’animale, mentre un eccesso di calore costante lo stressa.
Il segreto sta nell’usare lampade riscaldanti in combinazione con termometri precisi da posizionare in più punti del terrario. Non basta controllare la temperatura con un solo termometro piazzato al centro: avresti un dato falsato. Meglio distribuirne due o tre e assicurarsi che ogni area abbia i valori giusti.
Come impostare passo dopo passo il terrario perfetto
Ok, finora abbiamo parlato di principi generali, ma passiamo al lato pratico. Allestire il terrario della tua iguana richiede un minimo di organizzazione e nessuna improvvisazione. Non puoi semplicemente mettere una lampadina, una ciotola e due rametti sperando che basti. Devi ragionare come un architetto del comfort tropicale.
Per prima cosa scegli un terrario di dimensioni adeguate. Un’iguana adulta ha bisogno di uno spazio che superi i 2 metri di lunghezza e almeno 1,5 di altezza. Pensaci bene prima di prenderne una: se vivi in un monolocale forse dovresti puntare su un criceto.
Una volta stabilito lo spazio, si passa a disporre le lampade. La zona calda va allestita in un lato preciso, creando una piattaforma rialzata dove la tua iguana potrà crogiolarsi alla giusta distanza dalla sorgente di calore e luce. Nel lato opposto invece non devi inserire lampade riscaldanti potenti, così da garantire il gradiente termico.
- Installa una lampada a raggi UVB in posizione strategica sulla piattaforma di basking.
- Aggiungi una lampada riscaldante per mantenere i 35-38°C nella zona calda.
- Posiziona termometri in almeno tre punti: area calda, centro terrario e lato fresco.
- Imposta un timer per il ciclo di luce: circa 12 ore diurne e 12 ore notturne.
Una volta che tutto è predisposto, verifica ogni giorno il corretto funzionamento. Le lampade UVB perdono efficacia dopo circa 6-8 mesi anche se ancora accese, quindi segna la data di installazione e sostituiscile periodicamente. Un dettaglio che molti trascurano, ma che può fare la differenza tra un’iguana in salute e una malata cronica.
Gli errori più comuni da evitare
Quando si parla di rettili, gli errori più frequenti non sono tanto nella buona volontà, quanto nella sottovalutazione dei dettagli. “Tanto è solo una lampada” è l’inizio della fine. L’iguana non è un gatto che si accoccola ovunque e trova il suo spazio; ha necessità molto precise.
Uno degli errori più comuni è posizionare il terrario vicino a finestre esposte al sole pensando che basti la luce naturale. In realtà, i vetri filtrano quasi tutti i raggi UVB, quindi la tua iguana potrebbe stare ore intere sotto al sole senza ricevere alcun beneficio. Altro errore classico: usare tappetini riscaldanti per rettili posizionati sotto la teca. Le iguane non percepiscono facilmente il calore dal ventre e rischiano ustioni senza neppure accorgersene.
Un altro problema comune è dimenticare l’umidità. Anche se stiamo parlando di temperatura e illuminazione, senza un giusto livello di umidità l’iguana non riuscirà a mutare bene la pelle né a respirare correttamente. Non basta una ciotola d’acqua messa in un angolo, ma serve vaporizzare regolarmente e, in certi casi, installare un sistema di nebulizzazione.
Conclusione: il clima perfetto per un rettile felice
Gestire temperatura e illuminazione per un’iguana non è un gioco, ma non è neppure un’impresa impossibile. Basta capire che stai ricreando un pezzetto di foresta tropicale dentro casa tua. Significa trovare il giusto equilibrio tra calore, luce UVB e zone d’ombra, mantenere costanza e sostituire le lampade nei tempi giusti. Ogni piccolo dettaglio può fare la differenza tra un animale stressato e cagionevole e uno sano, attivo e, per quanto possa sembrare, felice.
Se vuoi che il tuo rettile viva al massimo, pensa al suo terrario come a un ecosistema personale. Più riuscirai a renderlo simile al suo habitat naturale, più lunga e serena sarà la vita del tuo esotico coinquilino. E vedrai che, con il tempo, imparare a gestire lampade, timer e termometri diventerà quasi naturale, un po’ come fare il caffè la mattina: automatico, ma indispensabile per iniziare bene la giornata. Solo che, in questo caso, non sei tu a svegliarti meglio… è la tua iguana.









